Usura ai tempi del Covid, aiuti a strozzo a negozianti: scattano i fermi

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Cinque persone sono state arrestate e per una il gip ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. È il bilancio di una operazione dei carabinieri, su delega della procura di Torre Annunziata, che ha riguardato un giro di usura.

I destinatari delle misure cautelari sono quattro uomini e due donne, cinque originari di Vico Equense e uno di Castellammare di Stabia. Per una delle due donne, che è incinta, il gip ha riconosciuto il beneficio dei domiciliari.   

Le indagini hanno accertato 10 episodi di usura ai danni di 6 titolari di piccoli imprese locali. Riscontri da testimoni, intercettazioni telefoniche e ambientali, ma anche il rinvenimento durante una perquisizione di un libro mastro con i prestiti usurari e i nomi delle vittime, hanno portato a identificare le persone che avevano debiti che andavano da un minimo di 1.000 a un massimo di 20.000 mila euro circa.

L’interesse usuraio applicato era nell’ordine del 10% mensile. Durante l’inchiesta, qualche vittima ha collaborato, consentendo agli inquirenti di costruire il meccanismo. Tra le mani degli usurai erano finiti commercianti messi in difficoltà dal lockdown.

Sequestrati anche beni per 450mila euro circa: un appartamento, un garage, un’auto, due moto, tre conti correnti bancari e cinque libretti di risparmio, nonche’ quattro depositi, due fondi BancoPosta e quattro carte di credito prepagate. 

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