“Vedere il museo che tornato alla vita, rivedere il pubblico nel museo è una gioia enorme, una gioia senza fine che ci fa capire il senso del nostro lavoro. È un momento delicato per l’umanità, sono stati mesi noiosi e pesanti, un museo aperto è un ritorno all’identità e alla curiosità”.
Lo ha detto il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger nel primo giorno di riapertura dei musei in Campania.

“La scelta di far pagare un ticket unico per due ingressi – ha spiegato – è un invito a dialogare, a conversare sulla cultura. Siamo stati distaccati, in questi mesi, dall’identita’ e anche dalla cultura”.
Alle mostre in corso a Capodimonte, si aggiunge da oggi anche l’esposizione, inaugurata stamattina, ‘L’Ottocento e la pittura di storia: Francesco Jacovacci’ a cura di Maria Tamajo Contarini per il ciclo ‘L’Opera si racconta’ che porta all’attenzione del pubblico il dipinto di Francesco Jacovacci Michelangelo sul letto di morte di Vittoria Colonna (1880), restaurato grazie al sostegno dell’associazione Amici di Capodimonte Ets.

L’allestimento della mostra è curato da Rosa Romano. L’opera è al centro di un allestimento in cui sono protagonisti le due grandi personalità della cultura e dell’arte del Cinquecento italiano: Vittoria Colonna e Michelangelo Buonarroti. Il progetto espositivo rientra nella tipologia di mostre-focus ‘L’Opera si racconta’ con cui il Museo e Real Bosco di Capodimonte, nella sala dedicata al primo piano, da’ voce a dipinti, sculture e oggetti d’arte presentati al pubblico in relazione con altre opere o documenti in grado di spiegarne il contesto.
“Il patrimonio che Capodimonte offre ai visitatori – ha detto Bellenger – non è fatto solo delle collezioni permanenti: siamo l’unico museo del Paese che è capace di raccontare la storia dell’arte italiana nella sua totalità, dal dodicesimo secolo all’arte contemporanea. C’è molto da vedere a Capodimonte e le visite possono finire sempre con una passeggiata meravigliosa nel bosco, ora in corso di restauro per un ritorno alla sua forma barocca”.
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