Targa in memoria di Lino Apicella, l’agente morto nel corso di un inseguimento. Ministro Lamorgese: “Obbligo civile ricordare”

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Un giorno importante per ricordare un figlio di Napoli che nell’esercizio della professione si è sacrificato per difedere la legalità e la divisa che indossava.

“Per tutte le istituzioni e per l’intera collettivita’ e’ un obbligo civile ricordare l’esempio dell’assistente della Polizia di Stato Pasquale Apicella e di tutti quei servitori dello Stato che, come lui, hanno sacrificato la propria vita per affermare il primato della legalita’ anche in territori difficili, in cui le forze di polizia sono chiamate a svolgere un prezioso impegno quotidiano al servizio della sicurezza dei cittadini”.

Lo ha scritto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in un messaggio inviato al prefetto di Napoli in occasione della posa della targa commemorativa intitolata all’assistente della Polizia di Stato morto il 27 aprile del 2020 nello speronamento dell’auto di servizio mentre inseguiva un veicolo con a bordo dei rapinatori.

Alla cerimonia sono intervenuti la moglie, Giuliana Ghidotti e i figli di Apicella, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assessore alla Toponomastica Alessandra Clemente, il prefetto di Napoli Marco Valentini e il questore di Napoli Alessandro Giuliano.

“La targa – ha spiegato de Magistris – serve a ricordare quel che accaduto e a non dimenticare. Le tragedie talvolta si ripetono anche perché ci si dimentica troppo spesso di quel che accade nei nostri luoghi e nelle nostre strade. Questo è un giorno della memoria forte, con tutta la città unita nel ricordo di un poliziotto che ha dato la vita nell’adempimento del suo dovere”.

Mentre per il prefetto di Napoli, Marco Valentini: “Questo ricordo testimonia, dal nostro punto di vista e anche dal punto di vista di tutti i cittadini perbene di Napoli, l’affetto per il grande lavoro che le forze dell’ordine fanno in questo territorio, spesso anche a rischio della propria vita, un lavoro che rappresenta un patrimonio per tutta la comunità. Credo oggi sia veramente un’occasione importante”. 

“Ho parlato con i colleghi che hanno preparato questa cerimonia – ha raccontato Valentini – e la cosa che mi ha fatto più piacere sentire è stata che c’è stata una forte solidarietà da parte delle persone del quartiere che vivono qui intorno”.

Secondo Valentini “questo dimostra l’utilità di cose di questo genere, che possono sembrare a volte solo ricordi retorici e invece sono ricordi tangibili di qualcosa che è accaduto e che ogni persona che l’ha vissuta direttamente o indirettamente ne coglie il significato”.

La targa in memoria dell’agente Pasquale Apicella “permette di ricordare in maniera plastica il nostro collega Lino, che qui ha perso la vita e si è sacrificato per tutti” – spiega Alessandro Giuliano, questore di Napoli – permette di sottolineare come un appartenente della Polizia di Stato faccia parte della comunità in cui opera e sia figlio della comunità in cui opera”.

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