La città di Napoli si è dotata della Casa delle Culture e dell’Accoglienza per le persone Lgbt, prima residenza comunale in emergenza del Paese per persone LGBT vittime di discriminazione o marginalità sociale. Si tratta di una struttura comunale su tre livelli in cui oltre alla residenza è stato realizzato anche un centro socioculturale polifunzionale.
All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco, Luigi de Magistris, gli assessori Alessandra Clemente (Giovani), Francesca Menna (Pari opportunità) e Giovanni Pagano (Welfare). La struttura sarà gestita da una cordata di associazioni LGBT di cui è capofila Antinoo Arcigay Napoli, insieme a dieci associazioni partner: ALFI le Maree Napoli, Associazione Trans Napoli, AGEDO, Famiglie Arcobaleno, Pochos, Pride, il Centro di Ateneo Sinapsi della Università “Federico II” di Napoli, Dedalus, Arci Mediterraneo, Nefesh e con il supporto dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania e del Nuovo Teatro Sanità.
“Oggi è una giornata straordinaria per i diritti, per la libertà e per la giustizia – ha detto il sindaco de Magistris – per ragioni di tutela, non sveliamo il luogo ma anche il luogo è un segnale del cambiamento dei tempi. Questa città crede nei sentimenti, nella fratellanza, nella solidarietà, nella giustizia e nel tendere una mano a chi è in difficoltà. Applicando la Costituzione: le persone vengono prima di tutto”.
Il sindaco ha evidenziato che per riuscire a realizzare la Casa è stato necessario “superare ostacoli burocratici e amministrativi ma c’era una grande volontà politica”.
Soddisfazione da parte delle associazioni i cui rappresentanti hanno evidenziato che “dopo anni di attesa finalmente Napoli e il Sud hanno una struttura di accoglienza per persone LGBT e soprattutto un luogo di grande valore che consentirà di rafforzare il ruolo della nostra città come faro per la tutela e la difesa dei diritti civili in Italia e nel Mediterraneo.
Grande lo sforzo da parte del Comune di Napoli, grande il lavoro in questi mesi del sindaco de Magistris e dell’assessora Menna.
“La città di Napoli lancia un messaggio preciso: per uscire da questa terribile pandemia – sottolineano – bisogna investire concretamente sui diritti, sulla persona, sulla felicità e sull’amore. Per noi associazioni inizia, con entusiasmo e profondo senso di responsabilità, una nuova e importante sfida segnata da un’autentica unità del nostro mondo”