Individuati 40 murales e ‘altarini’ da rimovuore. In campo la Prefettura di Napoli.
Nella lista dei murales e degli altarini da rimuovere a Napoli non figura il ritratto di Ugo Russo. La decisione del Tar ha nei fatti bloccato l’esecuzione dell’ordinanza dell’ordinanza del comune di Napoli.
Un’accelerata impressa dagli inquirenti e dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Napoli perchè hanno una simbologia o valenza legata al mondo della criminalità organizzata. Su questi si sta concentrando l’attivita’ di demolizione o cancellazione.
La lista nasce da una ricognizione effettuata in citta’ e in provincia da carabinieri e polizia su delega della procura partenopea.
Questo elenco – come abbiamo sottolineato – non comprende l’opera dedicata a Ugo Russo, baby rapinatore ucciso a 15 anni a gennaio 2019 durante una rapina.
Per la sua cancellazione, si deciderà nel merito il prossimo 7 aprile presso il Tar della Campania. L’opera, nel palazzo in cui vive la famiglia nel quartiere di Montecalvario, è stata commissionata a una artista con il permesso del condominio e reca la scritta ‘verita’ e giustizia’.
Una vicenda su cui sono in corso indagini, ma che sembra distinguere questo manufatto dagli altri presenti nell’elenco, che invece hanno funzione di rinsaldare il rapporto tra la crimininalita’ organizzata e il territorio in cui opera.