Una indagine, una verifica minuziosa da parte dei carabinieri per verificare alcuni nominativi che il sistema di controlli a campione aveva segnalato come probabili percettori del reddito di cittadinanza senza però possederne i requisiti di base.
Alla fine nella rete sono finite 146 persone sottoposte a misure pre-cautelari (arrestati o fermati) che percepiscono illecitamente il beneficio.

È emerso dai controlli effettuati dai militari del Comando provinciale che ha disposto a tutti i comandi e reparti dell’intera provincia partenopea di effettuare accertamenti economici. Il controllo è stato effettuato proprio per verificare se vi fossero persone colpite da misure pre-cautelari che beneficiassero impropriamente del reddito di cittadinanza.
La legge prevede anche dei meccanismi di rideterminazione degli importi del reddito di cittadinanza a carico del beneficiario qualora – all’interno del suo nucleo familiare – ci sia una persona sottoposta a misura cautelare.
I Carabinieri del nucleo Ispettorato del Lavoro partenopeo – su segnalazione del comando provinciale di Napoli – hanno esaminato le “posizioni” economiche di 307 persone sottoposte a misure pre-cautelari. Di queste, 146 hanno beneficiato illecitamente del reddito di cittadinanza per una percentuale pari quasi al 50 per cento.
Secondo quanto specificato dai Carabinieri, per quanto riguarda le segnalazioni relative al mese di febbraio, al primo posto l’area che comprende la città di Torre Annunziata e comuni limitrofi (Ottaviano, Pompei, Boscoreale, San Giuseppe vesuviano, Terzigno): 54 le segnalazioni. Segue l’area che comprende i quartieri di Vomero, Arenella, Capodimonte, Marianella con 44 segnalazioni. Al terzo posto Scampia e Secondigliano con 22 segnalazioni.
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