Oggi compierebbe 34 anni, Mario Paciolla, il giovane napoletano cooperante dell’Onu trovato cadavere l’estate scorsa. Una vicenda giudiziaria tutta da chiarire e da scrivere per avere verità e giustizia.
Anna e Pino Paciolla ricordano il loro figlio Mario attraverso un incontro telematico sul sito www.imbavagliati.it e tutti i canali social collegati.
Un giorno di memoria e richiesta ancora di verità e giustizia per il 33enne napoletano, impegnato come osservatore dell’Onu per il rispetto degli Accordi di Pacea San Vicente del Caguàn, dove è stato ucciso a casa sua il 15 luglio del 2020 e per il quale ancora non si conoscono i mandanti e gli assassini.
Ad abbracciare l’appello dei genitori, su quello che ormai viene considerato un delitto, all’inizio camuffato da suicidio, l’organizzazione comunitaria #giustiziaperMarioPaciolla, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Articolo21 e “Imbavagliati” (Festival Internazionale di Giornalismo Civile).
All’incontro weibinar parteciperanno Anna e Pino Paciolla, i legali della famiglia, il presidente della FNSI Giuseppe Giulietti, la portavoce di Articolo21 Elisa Marincola, il segretario del SUGC Claudio Silvestri, gli amici di Mario e in rappresentanza del gruppo #giustiziaperMarioPaciolla, Simone Campora e Daniele Grano e la direttrice artistica di “Imbavagliati” Désirée Klain, che coordinerà l’evento.
Imbavagliati, a dicembre scorso, aveva dedicato la VI edizione del “Premio Pimentel Fonseca” a Mario Paciolla, assegnando il riconoscimento alla giornalista colombiana Claudia Julieta Duque.
Pluripremiata cronista investigativa che da sempre si batte per la salvaguardia dei diritti umani, Julieta Duque fin dal 2001 è bersaglio di intimidazioni e molestie per le sue inchieste su casi di “alto profilo”. E le minacce continuano ancora oggi, a causa delle cruciali indagini che ha svolto e tuttora porta avanti sul caso Paciolla.