“Il management del San Carlo cambi marcia e tuteli i lavoratori e le lavoratrici non le élite” attacco a testa bassa del sindaco Luigi de Magistris nel giorno del primo maggio.
“Uno degli spazi più nobili della nostra città è il teatro San Carlo. Per il teatro più antico e più bello d’Italia come Sindaco metropolitano sono andato persino contro una interpretazione burocratica della legge”.
“La norma che istituiva la Città metropolitana sottraeva a questo ente la possibilità di occuparsi di cultura. Avremmo dovuto quindi abbandonare il teatro e dedicarci ad altro – spiega – Pensai che siccome la cultura non era prevista mentre lo era lo sviluppo non può esserci sviluppo senza cultura e quindi chiesi ed ottenni dal Consiglio di applicare la Costituzione ed intendere la cultura ed i teatri quali strumenti di rinascita del nostro tessuto sociale ed economico”.
“Non solo, ho continuato a finanziare ogni anno il San Carlo, ma ho trasferito milioni di euro in aggiunta a quelli previsti da statuto pur di favorire il superamento della condizione del precariato che coinvolge gli artisti del teatro. L’ultimo finanziamento straordinario di €3.000.000 solo quest’anno proprio per le lavoratrici e i lavoratori, per combattere il precariato storico ed assumere, non per fare altro”.
“Ho ricevuto dal management del San Carlo rassicurazioni e strette di mano, ma non ho visto infondere la serenità dovuta agli artisti del teatro più bello d’Italia. Se quelle strette di mano e quegli impegni non verranno onorati ed i finanziamenti dati non verranno usati per i lavoratori, chiederò alla Città metropolitana di destinare ad altro comparto culturale le nostre risorse. Oggi si festeggiano i lavoratori e le lavoratrici non le élite e i dirigenti lautamente remunerati”, conclude i primo cittadino.