Le guide alpine e vulcanologiche del presidio permanente del Vesuvio contro la nuova App promossa dal presidente dell’ente Parco nazionale, Agostino Casillo, per una migliore fruizione turistica dell’area protetta.
A farsi promotore del malumore è Paolo Cappelli, della federazione guide alpine vulcanologiche: “L’applicazione, corredata di informazioni ed elementi sui percorsi e sui punti di interesse del parco, e con la possibilità (pur essendo inesistente un adeguato servizio di copertura telefonica) di fruizione interattiva, per il monitoraggio della posizione per coloro che visitano il solo sentiero numero 5 del gran cono, non reca – udite udite – neppure un accenno alle guide alpine e vulcanologiche che da secoli svolgono il servizio di accompagnamento e tutela della incolumità degli escursionisti sul predetto sentiero”.
“L’omissione di tale imprescindibile informazione è gravissima – prosegue Cappelli – in quanto reca un potenziale danno alla pubblica incolumità delle persone in escursione, e reca un danno alle guide del presidio permanente del vulcano Vesuvio, pregiudicate sia nella immagine che nella professionalità, già più volte vituperata nell’ultimo quinquennio dall’attuale dirigenza dell’ente”.
Il rappresentante della federazione guide alpine vulcanologiche coglie l’occasione anche per evidenziare come ”le guide vulcanologiche stanno prestando i loro servizi in assenza di una convenzione, scaduta a maggio 2019, essendo ancora in attesa di una risposta da parte dell’ente parco su una proposta formulata nel luglio 2019. Decine di guide e famiglie che non possono programmare il futuro e, nonostante lo stallo turistico legato al Covid-19, stanno garantendo senza introiti la continuità del servizio”.