Un tappeto di rose rosse e tanti caschi gialli, molti dei quali macchiati di rosso, in ricordo delle tante, troppe vittime sul lavoro che si registrano in Campania.
Il sindacato ha messo nero su bianco il lungo elenco di lavoratori che dall’inizio dell’anno ad oggi hanno perso la vita in un cantiere, in un terreno agricolo o in una delle tante strutture dove la sicurezza è diventata solo un concetto astratto.
Un presidio in piazza del Plebiscito a Napoli per ricordare le storie spezzate, le famiglie distrutte e tante verità ancora non dette. I segretari delle tre organizzazioni di categoria Fillea Feneal Filca, Vincenzo Maio, Massimo Sannino e Andrea Lanzetta, insieme ad alcuni dei lavoratori presenti, leggono i nomi delle vittime.
L’ultima, la ventottesima, si chiamava Matteo Leone, aveva 34 anni ed era un operaio del porto di Salerno. L’incidente avvenuto ieri pomeriggio non gli ha dato scampo. Matteo era rimasto schiacciato da un muletto durante un’operazione di lavoro.
Ci sono in piazza i segretari regionali di Cgil Cisl Uil, Nicola Ricci, Giuseppe Esposito e Giovanni Sannino per dare forza ad una mobilitazione che vede il sindacato oggi in sei piazze italiane per chiedere che si fermi questa assurda strage.