Giovane suicida, ai funerali in na lettera il suo j’accuse all’Italia razzista

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Giovane suicida, ai funerali in na lettera il suo j’accuse all’Italia razzista.

“Ovunque vada sento sulle spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati, impauriti”.

Due anni fa Seid Visin, 20 anni, ex giovane promessa del calcio, scriveva una riflessione dura sul clima del Paese nei confronti degli immigrati, lui che, di origine etiope, era stato adottato da una famiglia italiana e viveva da tempo a Nocera Inferiore (Salerno).

Due giorni fa Seid si è tolto la vita, e stamane in chiesa durante i funerali le sue parole, già diventate virali sui social, sono state lette tra gli applausi: però, assicura il padre adottivo Walter, quello sfogo del 2019 non aveva nulla a che vedere con il suo suicidio.

Seid era angosciato dal razzismo, ma quel gesto estremo è dipeso da un male più intimo e profondo.

“Era un talento dal cuore fragile”, lo ricorda Antonio Francese, l’allenatore dell’ultima squadra locale per cui aveva giocato.

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