Torna al comizio Antonio Bassolino, l’ex sindaco del rinascimento napoletano dal 1993 al 2000 e poi presidente della Regione Campania fino al 2010, torna a parlare in piazza ai napoletani e stavolta lo fa da candidato sindaco dopo 11 anni senza incarichi politici.
A partire dalle 18 sul palco allestito a piazza Carità si sono succeduti giovani cittadini che hanno poi aperto al comizio pubblico di Bassolino.
Il piglio è lo stesso, il timbro della voce, la gestualità è quelle di sempre. Un Antonio Bassolino tonico, grintoso e che si richiama alla sua storia, facendo leva sulla sua esperienza.
“Questo è un comizio classico – dice, aprendo l’incontro con i cittadini -. La politica va fatta con le forme più moderne della comunicazione, ma anche con il rapporto umano. Ho imparato da tanti maestri, da Giorgio Amendola, da Pietro Ingrao, da Enrico Berlinguer e da Alfredo Reichlin”.
“Non mi nascondo, sono un politico, sono comunista sono del Pci, i miei maestri sono stati Amendola, Ingrao e Berlinguer , ma sono un uomo delle istituzioni. ho contribuito a fondare il Pd, che per 11 anni mi ha isolato, senza affidarmi nessun incarico”
Diverse centinaia le persone accorse nella piazza del centro per ascoltare le parole dell’ex sindaco, tanti i nostalgici della sua esperienza amministrativa e numerosi i volti noti di personalità politiche legate all’era del cosiddetto ‘bassolinismo’, da Dino Di Palma a Bernardino Tuccillo, ma anche volti noti come quello dell’attore Renato Carpentieri.
“Nelle mie liste – assicura Bassolino – saranno rappresentate diverse generazioni, ci saranno ragazze e ragazzi che dovranno stare al mio fianco e, se ce la facciamo, al mio fianco anche per guidare la città”.
E sul palco, prima di lui, intervengono tanti giovani, dalla consigliera municipale dei Verdi Rosanna Laudanno e Ciro Corona, che gestisce un bene confiscato a Scampia.
Dal palco Bassolino ricorda di essere stato lasciato solo, anche del Pd, partito che “ho contribuito a fondare” negli anni dei 19 processi vinti.
“Ho trascorso anni difficili – dice – spesso di solitudine, e per me è stato un dolore. Ma quello che mi ha aiutato sempre è l’affetto dei cittadini, quello che avete visto questa sera, e che si è manifestato adesso che mi sono candidato. Nei miei confronti molti cittadini si sono comportati meglio di molti dirigenti del mio partito”.
Attacchi al “partito romano” (“il sindaco si sceglie a Napoli , non a Roma”), al Pd (“sono sceso da solo dalla montagna, nel loro silenzio”, ha detto, riferendosi ai procedimenti giudiziari) , ma anche mano tesa all’ antico “nemico” Vincenzo De Luca: “il sindaco di Napoli deve dialogare con la Regione, con Draghi, e con tutto il Governo, comprese le forze di destra. Il vero ‘patto per Napoli’ si farà dopo le elezioni, con il nuovo sindaco , per risanare il bilancio”.
“La battaglia non è difficile – conclude Bassolino, come per rispondere alla domanda dei suoi sostenitori – avrò al fianco una lista di candidati di più generazioni, ma con una squadra di 25-30 anni da formare, che se, sarò eletto saranno vicini al sindaco”.