L’assassino di Annalisa Durante, si pente. Una strategia per evitare una lunga detenzione dopo l’arresto per estorsione aggravata

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L’assassino di Annalisa Durante, si pente. Una strategia per evitare una lunga detenzione dopo l’arresto per estorsione aggravata.

L’assassino di Annalisa Durante, si pente. Una strategia per evitare una lunga detenzione dopo l’arresto per estorsione aggravata.

Omicidi, finora senza colpevoli, ma soprattutto il ‘sistema Forcella’, quello che negli anni ha permesso al clan Giuliano di ‘regnare’ nei vicoli tra via Duomo e i Tribunali, nel centro antico di Napoli.

Salvatore Giuliano detto ‘il rosso’, che il 28 marzo del 2004 uccise la 14enne Annalisa Durante, nel corso di un agguato del clan Mazzarella contro di lui, ha deciso di collaborare con la giustizia.

Era stato condannato a 20 anni per quell’omicidio di una ragazza innocente ed era uscito tre mesi fa, con qualche anno di anticipo.

Però il 16 maggio, con altri tre complici, e’ stato arrestato perche’ chiedeva il pizzo per i ‘bassi’ occupati da extracomunitari. Una cittadina straniera col cellulare riprese la scena e consegno’ il video alla polizia.

Dopo due settimane di carcere ha deciso di parlare con la procura. E ci sono già decine i verbali firmati nei quali fa i nomi degli attuali reggenti, delle quote che ogni piazza di droga passa al clan e soprattutto le spartizioni degli affari con la cosca da sempre avversaria, i Mazzarella.

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