“Ogni tanto qualcuno fa capolino e vorrebbe cooptarci, dicendo che D’Angelo si ritira: chi mi conosce, fa fatica a credere alle parole che legge sui giornali. Non sono abituato a ritirarmi, qualche volta mi sono dovuto confrontare con la sconfitta, ma mai mi sono ritirato”.
È cominciato così il primo comizio di Sergio D’angelo, candidato a sindaco di Napoli che si è presentato ai suoi elettori riuniti nel Parco delle terme di Agnano anche per festeggiare il Trentennale di Gesco il consorzio di cooperative sociali di cui è fondatore e presidente.
“Le persone devono tornare a riconciliarsi con la politica – ha detto dal palco D’Angelo – e ci toccava fare un passo in avanti, non dare semplicemente una mano”.
“Ci sono cose che si possono fare da subito, senza fare l’elenco dei problemi che affliggono la città o esibirci nel repertorio delle buone intenzioni. Proviamo a dire cosa si può fare stabilendo l’ordine delle priorità”.
“Una piccola rivoluzione – ha spiegato l’imprenditore, sostenuto nella sua corsa al Comune dalle liste ‘Tutto il bello di Napoli con Sergio D’Angelo’, ‘La Città che vogliamo con Sergio D’Angelo’ e ‘Lista civica per Napoli – SiAmo Napoli’ – in cui il primo passo da fare è accelerare la digitalizzazione della macchina amministrativa e promuovere con le prime risorse del Recovery, un concorso per l’assunzione immediata di 500 giovani talenti che possano portarci verso la riforma del sistema. Una pubblica amministrazione può dirsi efficiente e innovativa quando riesce a garantire servizi rapidi e di alta qualità ai cittadini “.
Sul palco, prima di D’Angelo e davanti a circa duemila persone, come rilevano gli organizzatori, si sono avvicendati suoi sostenitori come Diego Maradona jr , l’attore Gianfranco Gallo, lo scrittore Angelo Petrella, l’archeologa e scrittrice Serena Venditto.