“Si crede erroneamente che le politiche sociali siano un gradino sotto le altre ed è per questo che si tende a non considerarne l’importanza nell’assetto di una giunta che amministra la città. Eppure, ci sono centinaia di migliaia di persone che vivono nell’infelicità. Se c’è una cosa più contagiosa e pericolosa, anche più del Covid, è la rabbia. C’è gente che canalizza la propria energia solo nella distruzione, quella provocata dalla disperazione”.
Lo ha dichiarato il candidato sindaco Sergio D’Angelo, che è sostenuto dalle liste civiche ‘Tutto il bello di Napoli con Sergio D’Angelo’, ‘La Città che vogliamo con Sergio D’Angelo’ e ‘Lista civica per Napoli – SiAmo Napoli’.
“Contiamo a Napoli famiglie indigenti, senza un tetto sicuro sulla testa, famiglie senza lavoro, abbiamo un tasso di evasione scolastica che deve far riflettere e che è stato aggravato dalla pandemia. È di questi cittadini, prima di tutto, che si deve occupare un sindaco”.
“Prima di ogni cosa – aggiunge – al di sopra di ogni cosa vengono le politiche sociali. Ed è per questo che sono convinto che le deleghe del welfare devono restare in capo al primo cittadino. Perché il benessere sociale e civile delle persone sia la priorità che porta anche alla sicurezza del territorio”.