“Noi non vogliamo essere in guerra con nessuno, vogliamo solo dare onore e verità a una persona che ha voluto contribuire a creare un mondo migliore”. Parla Anna Motta, la mamma di Mario Paciolla, il 33nne dell’Onu che lavorava come osservatore degli accordi di pace in Colombia e che è stato trovato morto un anno fa, impiccato in casa sua.
“Il nostro appello ci auguriamo arrivi lontano, è rivolto a persone che sanno e non dicono, sono complici di un delitto fatto per mano e volontà altrui ma utilizzando la propria volontà e le proprie mani”

La signora ha parlato nel corso di una una celebrazione per ricordare il figlio sul quale ancora si cerca una verità.
“È molto difficile – ha detto la mamma del giovane – esprimere la tristezza dei nostri cuori per la morte di Mario, la gente ci dice che il tempo guarisce ma per adesso abbiamo molte difficoltà. In quest’anno c’è stata la vicinanza di tanta gente, da noi conosciuta ma anche che non conoscevamo e che ci hanno espresso affetto e solidarietà”.
“Sapere che ci sono tante persone che ci sostengono ci aiuta a credere e perseverare in questo percorso tortuoso di verità e giustizia. Ricercare la verità e consegnare alla giustizia i colpevoli non è un atto dovuto a Mario che ha cercato fino alla fine di tutelare gli ultimi, quelli che non hanno voce, ma è anche un atto dovuto alle tante persone che credono negli stessi valori di Mario e ancora oggi lavorano alla tutela dei diritti umani”.

All’evento anche il sindaco di Napoli che ha ricordato: “Bisogna essere sempre ostinati nel ricercare, pretendere e richiedere verità e giustizia. Questa vicenda così drammatica che ha colpito un nostro concittadino, Mario, impegnato con passione e una sete di giustizia per la difesa della terra e contro le diseguaglianze in un territorio difficile. Ci auguriamo che il governo segua con forza, determinazione, diplomazia ed efficacia l’azione di ricerca di verità e giustizia”.
Lo scrittore Roberto Saviano ha partecipato inviando una lettera per sottolineare: “Mi sento vicino ai genitori di Mario Paciolla, vicino alla sua famiglia, vicino ai suoi amici e a tutte le persone che gli hanno voluto bene. Vicino al suo avvocato che mi ha chiesto di mandare ai genitori di Mario questo messaggio con questa esortazione: “Non lasciateli soli”.
Sulla vicenda è da sempre impegnato il senatore Sandro Ruotolo che proprio oggi è intervenuto al Senato ricordando Mario Paciolla in aula.
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