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I lavoratori della Whirlpool dopo un sit in hanno liberato i binari dell’alta velocita alla stazione ferroviaria di Napoli.
La protesta è scattata stamane quando circa 200 i lavoratori dello stabilimento di via Argine hanno fatto irruzione nella stazione centrale e si sono diretti verso i binari dei treni ad Alta Velocitá. Gli operai hanno esposto striscioni e scandito slogan contro la multinazionale americana.
“Ci possiamo solo scusare per i disaggi ma per le lavoratrici e i lavoratori della Whirlpool non si può accettare l’arroganza della multinazionale di ricorrere ai licenziamenti collettivi dopo due anni di lotta” spiega Giovanni Sgambati segretario generale Uil Campania.
“Faremo tutto il possibile per contrastare questa decisione non lo merita la città di Napoli e il Mezzogiorno”. “Siamo stanchi della bugie della multinazionale Whirlpool”.
Così la segretaria nazionale dela Fiom, Barbara Tibaldi, secondo cui “la prima bugia è che sia disponibile al confronto: non è vero. Ben due volte al Mise a fronte della nostra richiesta di sospendere la procedura di licenziamenti, si è rifiutata di utilizzare la cassa integrazione per poterci conforntare e trovare una soluzione”.
“La seconda bugia – prosegue la sindacalista – è che lo stabilimento viene chiuso perchè non era redditizio. Non è vero, nel 2018 si è firmato un piano industriale che prevedeva di portare nuove produzioni, qualche mese dopo l’annuncio della chiusura. L’anno scorso Whirlpool ha fatto dividendi, Napoli ha lavorato a pieno regime e ha contribuito a distribuire soldi ai soci americani”.
“Se confronto deve essere – conclude Tibaldi – deve essere onesto e sincero: siamo stanchi della propaganda americana che sfalsa la realtà. Siamo pronti a sederci a un tavolo ma si ritirino i licenziamenti perchè noi andremo fino in fondo per affermare la giustizia e il futuro dei lavoratori”.
Intanto, giovedì mattina manifestazione a Roma dei lavoratori whirlpool e tavolo al Mise con sindacati e lavoratori.
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