Il governo sta lavorando per Whirlpool “ad un piano industriale serio e concreto che non solo metta in sicurezza i lavoratori ma garantisca un futuro per il sito produttivo di Napoli salvaguardando l’occupazione”.
È quanto ha detto la viceministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde nel corso dell’incontro con una delegazione di Fim, Fiom e Uilm per discutere della vertenza Whirlpool.

“La multinazionale non ci sta supportando nel progetto: hanno avuto un atteggiamento di chiusura totale in questi mesi ed e’ chiaro che non sono stati un interlocutore credibile” – aggiunge -.
“La soluzione – ha detto Todde, secondo quanto si apprende – su cui stiamo lavorando è sulle mie spalle. Non su quelle della multinazionale. Abbiamo fatto diversi tavoli, l’esclusione della riapertura delle attività è emersa con molta chiarezza, e la decisione di non accogliere la richiesta delle tredici settimane di cassa integrazione a mio avviso e’ stata molto grave. Chiunque prenda soldi dallo stato, soprattutto se una multinazionale, deve renderne conto”.

Sono circa 200 i lavoratori che hanno preso parte alla manifestazione a Roma indetta dai sindacati, per protestare contro la chiusura dello stabilimento di Napoli. Il corteo è partito dalla stazione Termini e si è diretto al Mise.
I lavoratori della Whirpool sono andati in corteo a Roma all’altezza di largo di S. Susanna hanno acceso dei fumogeni e intonato canti di protesta, e di solidarietà tra i dipendenti di Varese e quelli di Napoli.

Tra i canti intonati anche quello “Bella Ciao”. Dopo una breve pausa il corteo e’ ripartito in direzione via Vittorio Veneto, sede del Mise.
“Adesione al 100% allo sciopero di otto ore in tutti gli stabilimenti del gruppo Whirlpool”. Lo rende noto la Fiom – sul proprio profilo Facebook – nel corso della manifestazione a Roma dei lavoratori di Whirlpool, contro la chiusura dello stabilimento di Napoli.
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