Whirlpool ha accolto la proposta del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti di accordare una sospensiva alla procedura di licenziamento dei lavoratori del sito di Napoli fino al 15 ottobre per lavorare su un piano di reindustrializzazione.
La proposta è quella di Invitalia per il rilancio del sito di via Argine, a fronte di impegni precisi da parte di tutti.
“Lo sforzo del governo è trovare una prospettiva seria – ha detto Giorgetti – di riconversione industriale. Val la pena approfondire questo progetto”.
Giorgetti aveva chiesto all’azienda, nel corso della riunione, di favorire la possibilità di approfondire il dossier che ha sottolineato essere “complesso e ambizioso. I consorzianti sono persone serie e da parte di tutti è doveroso verificare che il progetto possa camminare sulle proprie gambe”.
Nell’incontro di oggi al MiSe, presieduto dal ministro Giorgetti e dal viceministro Todde, Invitalia ha presentato un piano per il sito di Napoli.
Il piano, secondo Invitalia, è stato elaborato sulle direttrici di sviluppo tracciate con il Pnrr e punta sulla costituzione di un polo della mobilità sostenibile, a partire dalle filiere già presenti in Campania dell’auto e del trasporto su rotaia. Invitalia ha precisato che sta lavorando a costituire un consorzio di imprese specializzate in ambito industriali differenti e sono stati individuati i primi aderenti, con 5 iniziative e 87 milioni di investimento stimati: produzione e assemblaggio di sedili per automotive, ferroviario e navale; impianto pilota per l’industrializzazione di fuel cell per la mobilità; sviluppo di progetti per l’evoluzione tecnologica delle PMI della filiera della mobilità; servizi di ingegneria per la mobilità; testing di materiali specificamente per l’auto motive e per il ferroviario.
“Come sindacato – Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore elettrodomestici, e Antonello Accurso, segretario della Uilm Campania -chiediamo preliminarmente di conoscere il nome degli imprenditori coinvolti, prima di esprimere qualsiasi giudizio. È difatti essenziale che si tratti di imprenditori veri, di industriali, che abbiano credibilità, capitali e conoscenza del settore. Poi naturalmente dovremo approfondire i modi e i tempi di avvio del progetto, nonché le modalità di assunzione di tutti i lavoratori”.
“A Whirlpool stiamo chiedendo – conclude Ficco – di non procedere con i licenziamenti e di consentire un confronto serio. Infine crediamo che sia giusto che la multinazionale paghi un prezzo per la terribile idea di chiudere Napoli, e che lo paghi ai lavoratori”