Un faccia a faccia carico di tensioni. Domani scatterà la procedura dei licenziamenti allo stabilimento di Napoli della Whirlpool.
Da Napoli sono giunti a Roma oltre 200 operai che dopo un lungo corteo per le strade della Capitale si sono disposti in sit in davanti alla sede del Mise.
La delegazione è stata accompagnata anche da San Gennaro, si tratta di quello fabbricato dagli stessi operai in occasione della liquefazione del sangue il 19 settembre.
Ci vuole davvero l’intercessione del santo patrono per bloccare la procedura di licenziamento collettivo per circa 350 dipendenti.
Intanto, domani al Tribunale di Napoli si discuterà anche il ricorso presentato da Fim-Fiom- Uilm per condotta antisindacale della multinazionale. Il suono dei tamburi, balli, cori e canti “In questo mondo di ladri” di Antonello Venditti e “Le Renge Fellon” di Daniele Sepe hanno scandito il passare delle ore.
“I lavoratori della Whirlpool hanno iniziato la loro lotta più di due anni fa, oggi la politica annuncia loro che c’è una nuova soluzione, ma noi non l’abbiamo vista. Vediamo solo Whirlpool che ancora impunemente annuncerà che i licenziamenti li porterà avanti. Non scenderemo da questo palazzo finché non sarà cambiata la musica. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, se il governo dice che la soluzione c’è noi dobbiamo essere in condizioni di scendere da questo palazzo e offrirla ai lavoratori”.
Lo afferma Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil,al centro dell’incontro il progetto di una riconversione in mano a un consorzio di imprese.