La tracotanza di Whirlpool non ha limiti. La multinazionale, contravvenendo agli impegni presi, ha inviato oggi pomeriggio le prime lettere di licenziamento alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento partenopeo di via Argine.
Questo ennesimo atto di arroganza arriva proprio mentre aspettiamo la sentenza del Tribunale di Napoli che dovrà decidere sul ricorso presentato da Fim Fiom Uilm sulla condotta antisindacale della multinazionale americana.
A dimostrazione del fatto che Whirlpool, oltre a fare carta straccia degli accordi sindacali siglati con il Governo, non rispetta neanche la magistratura italiana”. Lo dichiarano in una nota congiunta Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico e Rosario Rappa, segretario generale Fiom-Cgil Napoli.
“A giorni- aggiungono- il Governo dovrà convocarci con i ministri al Lavoro e dello Sviluppo economico che dovranno assumersi la responsabilità di costruire un percorso per dare continuità occupazionale alle lavoratrici e ai lavoratori di Napoli. Un percorso che scongiuri i licenziamenti, che per noi sono inaccettabili”.
“La lotta- conclude la Fiom- proseguirà fino a quando lo stabilimento di via Argine non riprenderà a produrre. Non abbandoneremo mai le lavoratrici e i lavoratori”.
Intanto, i lavoratori di Napoli di Whirlpool si raduneranno domani alle 9 in assemblea nello stabilimento di vi Argine. Al centro del confronto, l’arrivo delle prime lettere di licenziamento, il tavolo a Roma e il nuovo consorzio, l’attesa per o’le decisioni del giudice del Lavoro di Napoli.