Il prossimo sabato 27 novembre al Teatro Mediterraneo di Napoli andrà in scena il live del M. Lino Cannavacciuolo intitolato “Lino Cannavacciuolo Experience”, evento che segna ufficialmente il grande ritorno dell’artista, dopo quasi dieci anni di assenza dai palchi, seppur sia stato sempre attivo nella produzione musicale e nella composizione, il musicista salirà sul palco accompagnato da una band d’eccezione composta da : Gigi De Rienzo la basso elettrico, Piero De Asmundiis alle tastiere e Vittorio Riva alla batteria in un live che unirà esperienze musicali e brani in un unico mood dall’amalgama perfetto. Ospiti della serata saranno Marco Zurzolo e Gigi Finizio.
Maestro, innanzitutto come sta e cosa rappresenta per lei questo ritorno live, in un progetto così importante?
Direi abbastanza bene perché questo ritorno mi emoziona molto. Non è chiaramente un ritorno alla musica dal momento che non ho mai smesso di suonare e comporre ma anzi ho prodotto ininterrottamente. Però è un ritorno al live e mi mancava. Tornare a provare insieme per prepararsi ad un concerto è in assoluto l’emozione più grande per un musicista. È condividere la propria arte nel vero senso della parola.
Il live che vederemo, da lei ideato ruota intorno alla parola “Experience”, come ha elaborato il tutto nella fase di scrittura dello spettacolo?
Il progetto nasce in modo semplice. Comprende una parte della mia produzione discografica attingendo a svariate fasi della mia vita e poi capolavori di altri artisti italiani e stranieri. Ma come per tutte le cose a cui lavoro, l’elaborazione di questo spettacolo è stato un processo naturale.
Lei è sempre stato un artista che si è contraddistinto per la fervida produzione musicale e l’estrema creatività, impegnandosi anche in più progetti. Creare uno spettacolo teatrale , in un certo qual modo, si differenzia dal lavoro di composizione?
Non è uno spettacolo teatrale ma musica in teatro. Rispetto al lavoro di composizione, c’è quello di arrivare all’amalgama perfetto. Ma questo concerto può tranquillamente “adattarsi” ad altri luoghi. Certo alla dimensione teatrale sono più abituato, è qualcosa che amo e nel momento in cui vi si mette piede, inevitabilmente, s’indossa un abito diverso da qualunque altro. È un ambiente che ti contamina nel bello.
Sul palco sarà accompagnato da musicisti di spessore come Gigi De Rienzo, Piero De Asmundis e Vittorio Riva. Quale sarà il filo conduttore “musicale” del live?
Il filo conduttore sarà il suono ed il tipo di linguaggio scelto. È la formazione che dà un’identità precisa al live. Si andrà dal rock funky alle ballad in quartetto. Ma tutto il concerto avrò un suo suono specifico diverso, ad esempio, da quello classico che è più organico e ricco. Abbiamo messo insieme esperienze e brani per far star bene tutto dentro un unico mood.
Se dovesse descrivere con un solo aggettivo, lo spettacolo che ha ideato?
Energetico!
Sergio Cimmino