Troppe ombre su Melito, senatore Ruotolo (Gruppo Misto): “Occorre indagare sugli atti del Comune. Depositata una richiesta di Commissione d’accesso”

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“Abbiamo depositato una interrogazione indirizzata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese dove chiediamo se non ritenga opportuno la nomina, da parte del prefetto, (ex articolo 143 del testo unico degli enti locali), di una Commissione d’accesso agli atti del Comune di Melito, al fine di accertare l’entità di eventuali condizionamenti malavitosi e ingerenze della criminalità organizzata”.

Lo annuncia il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) con riferimento ad una serie di notizie di estrema gravità emerse in varie inchieste della magistratura che vedono coinvolti politici, amministratori, funzionari, faccendieri ed esponenti del clan di camorra degli Amato-Pagano.

“Bisogna accendere i riflettori ancora una volta su di un comune dell’area Nord di Napoli – spiega Ruotolo – l’attuale sindaco di Melito Luciano Mottola è stato vicesindaco nella passata amministrazione guidata da Antonio Amente poi scomparso nel novembre 2020, il cui nome era tra quelli contenuti in un’ordinanza di custodia cautelare che portò all’arresto, nel giugno 2021, di 31 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso, corruzione elettorale, estorsione, intestazione fittizia di beni, traffico di stupefacenti, reati aggravati dal metodo mafioso. Tra gli arrestati anche Antonio Papa, presidente di Aicast, che secondo le indagini, agiva per favorire il clan camorristico degli scissionisti Amato-Pagano nell’attività del racket ed è stato uno sponsor di una delle 10 liste ‘Melito in movimento con Mottola sindaco’ in sostegno dell’attuale primo cittadino”.

“Il nome di Mottola spunta anche in alcune conversazioni tra esponenti del clan Puca, funzionari pubblici ed ex consiglieri comunali nell’inchiesta denominata ‘Antemio’ del giugno 2020 con 59 arresti – sottolinea il senatore – dove vari personaggi misero in campo una manovra affinché il capo dell’UTC di Sant’Antimo dirigesse lo stesso ufficio al Comune di Melito, per replicare, appunto, ‘il sistema Sant’Antimo’ basato sul controllo camorristico di quell’ufficio finalizzato a garantire clientele”.

“C’è la vicenda poi dell’allargamento del cimitero di Melito, procedura poi bloccata dall’Anac e relative mazzette versate alla camorra, a faccendieri e politici – prosegue il senatore – da registrare negli ultimi giorni la nomina da parte del sindaco Mottola di una nuova assessora al Comune di Melito e la sua revoca dopo 72 ore perchè il nome era citato negli atti di scioglimento del Comune di Casavatore”.

“Abbiamo chiesto al Ministro d’intervenire e di adottare le iniziative di competenza per l’istituzione di una Commissione d’indagine affinchè si accerti se c’è un livello di infiltrazione e condizionamento della malavita in importanti settori sensibili dell’amministrazione comunale di Melito come sono per appunto gli uffici tecnici comunali e i settori dell’edilizia” – conclude il senatore Ruotolo -.

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