Operaio morto dopo a Napoli, datore lavoro a giudizio

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Il Gip di Napoli Rosaria Maria Aufieri, accogliendo la richiesta del procuratore Mario Canale, ha rinviato a giudizio Antonio Camera, napoletano di 54 anni, con l’accusa di omicidio colposo, con l’aggravante di essere stato sostituto in violazione delle norme antinfortunistiche.

Lo rende noto lo Studio 3A. Il 54enne è stato rinviato a giudizio per la tragica morte di Enrico De Waure, 63 anni, anche lui di Napoli , avvenuta il 9 luglio 2020 verso mezzogiorno per la conseguenze di una rovinosa caduta da un’impalcatura avvenuta mentre stava tinteggiando un’abitazione in via Vincenzo Ciaravolo .

Il decesso sopraggiunse dopo oltre sette mesi dall’incidente. Secondo gli inquirenti il ​​lavoratore venne mandato a lavorare a due metri d’altezza, senza alcun dispositivo di sicurezza e su di un trabattello “di fortuna” privo di parapetti.

L’imputato, che non ha chiesto riti alternativi, dovrà comparire per la prima udienza del processo il prossimo 3 giugno 2022, dalle ore 9, presso la prima sezione penale monocratica, avanti il ​​giudice Maria Tartaglia Polcini.

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