Napoli non è una città per bambini. La capitale del Mezzogiorno occupa l’ultimo posto nella classifica della Qualità della vita declinata per altrettante fasce d’età su 12 parametri statistici forniti da fonti certificate (Istat, Miur, Centro studi Tagliacarne, Iqvia).

La ricerca, giunta alla sua seconda edizione, è stata presentata ieri in anteprima al Festival dell’Economia di Trento e pubblicata oggi sul Sole 24 Ore. Al primo posto c’è Aosta oer i bambini poi Piacenza per i giovani e Cagliari per gli anziani.
Sono queste le tre province che vincono quest’anno la sfida. Per quanto riguarda la classificazione della qualità della vita per i bambini, sul podio si piazzano anche Arezzo e Siena, mentre l’ultima posizione appunto è occupata da Napoli , preceduta da Reggio Calabria, Palermo, Matera e Caltanissetta.
Confermati 31 indicatori su 36 tra quelli selezionati lo scorso anno per documentare servizi e condizioni di vita.
Come new entry debuttano la percentuale di edifici scolastici con mensa tra i 12 parametri che compongono la classificazione dei bambini; le imprese che fanno ecommerce tra quelli per i giovani; la presenza di medici, la dipendenza rispetto alla popolazione in età attiva ei farmaci antidepressivi tra quelli per gli anziani.
Metti un like alla nostra Fanpage
© Riproduzione riservata
www.ladomenicasettimanale.it