Si è spento nella sua abitazione di Aversa (Caserta) il giornalista e scrittore Vito Faenza, da tempo ammalato. Nato nel 1948, aveva lavorato dal 1976 all’Unità, di cui è stato anche inviato speciale.
È stato corrispondente di Panorama da Napoli fino al 1984; ha lavorato per Il Messaggero fino al 1996. Collaboratore dell’agenzia radio Area e dell’agenzia stampa Agi, nel 2004 è arrivato a far parte del Corriere del Mezzogiorno.
Esperto di criminalità organizzata e terrorismo nazionale e internazionale, ha scritto numerosi saggi e ha tenuto seminari su questi temi. Dal 2004 al 2010 è stato segretario dell’Osservatorio sulla camorra e sull’illegalità, curando la pubblicazione del relativo bollettino mensile.
“Grande è il dolore per la scomparsa di Vito Faenza, storico giornalista de L’Unità e da sempre impegnato nelle lotte e nelle inchieste contro la
camorra”. Così sui social Antonio Bassolino.
“Vito è stato per me anche una persona cara, e sono tanti i ricordi di tutta una vita. Penso in primo luogo a quel 23 novembre 1980. Poche ore
dopo la terribile scossa ci mettemmo in macchina – Vito e Rocco Di Blasi de L’Unità ed io segretario regionale del PCI – e quella notte stessa raggiungemmo i paesi dell’Alto Sele e dell’Alta Irpinia distrutti dal terremoto”.