Il clan Longobardi-Beneduce rialza la testa. Nel mirino della cosca dell’Area Flegrea è finita una ditta di Pompe funebri.
Prima l’approccio, poi le minacce e ben presto una serie d’intimidazioni come l’incendio dell’ingresso dell’agenzia funebre.
A stretto giro la richiesta di versare al clan, in una unica soluzione, la somma di 10mila euro.
Come da tradizione a ridosso delle festa di Natale, Pasqua e Ferragosto, gli estorsoribussano alle porte delle attività economiche per incasssare la cosiddetta ‘tassa della tranquillità’.
Sono state le indagini dell’Antimafia ad identificare e stringere le manette ai polsi di due esponenti della cosca.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è a carico di due persone, gravemente indiziate del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’attività del clan camorristico nei confronti del titolare un’impresa di pompe funebri di Pozzuoli.