“C’è da augurarsi per l’Italia e per l’equilibrio della vita democratica italiana che ci possa essere un rinnovamento radicale e totale di tutta la classe dirigente, impresa al limite dell’impossibile”. Così il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, a margine di un incontro a Napoli , ha risposto ad una domanda sulla possibilità che il congresso del Pd possa portare rinnovamento nel partito.
“Il presupposto è mettere da parte tutti quelli che per 15 anni sono stati negli organismi dirigenti del partito e nel governo nazionale, tutti, nessuno escluso – denuncia il governatore -. È l’unica possibilità di creare una forza progressista che garantisca una dialettica politica serie nel nostro Paese”.
Per De Luca “il congresso è fatto sulla base di regole demenziali e autoreferenziali. Mi è stato detto che il tesseramento è con carta di credito, con il pos, e questo con la grande motivazione di evitare pacchetti di tessere”.
“Non era più semplice obbligare ognuno ad andare a farsi di persona la tessera? 28 euro per il tesseramento a persona, ma dove vivono questi miserabili? Un gruppo dirigente miserabile che ha lavorato per anni per creare correnti, sottocorrenti, gruppi, totalmente indifferente al lavoro nei territori, alla militanza, al sacrificio. Abbiamo avuto dirigenti cooptati, gente che non avrebbe il voto neanche di sua madre. Anime morte”, conclude.