Scontri tra ultrà. La mamma Ciro Esposito: “La morte di mio figlio non ha insegnato nulla”.
“Forse la morte di mio figlio non ha insegnato nulla, forse le passerelle di qualcuno si sonoperse nell’oblio. Io continuerò a credere che il calcio possa cambiare fin quando il buon Dio mi darà forza per farlo”.

Lo dice Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli , morto in ospedale dopo essere stato ferito gravemente a Roma dall’ultrà romanista Daniele De Santis prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli del maggio 2014.
“Condanno come sempre faccio da anni in ogni luogo in cui parlo, tutto ciò che è violenza nel calcio e che per me e tutta l’ Associazione che rappresenta in memoria di mio figlio, deve essere aggregazione, sportività e rispetto e non altro”- continua -.

“Devo anche constatare però che nonostante i miei appelli c’è una parte di queste Istituzioni che continuano ad essere sorde di fronte ad un fenomeno che sembra sopito ma a cui basta una scintilla per riesplodere e l ‘episodio di oggi ne è la conferma” – conclude la Leardi -.
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