“Lo scopo della guerra in Ucraina è quello di piazzare le armi, di testarle, lo si capisce subito. L’unico settore che non va mai in crisi, è quello legato alle armi”.
È quanto ha affermato il presidente della Conferenza episcopale campana e vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, nel corso di un incontro con la stampa svoltosi oggi nella biblioteca diocesana del duomo acerrano, in preparazione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Il presule, inoltre, ha sottolineato che la “prima vittima della guerra è la verità, e fa un po’ ridere pensare che la Pravda in russo significa proprio verità”.
“Questa guerra non è tra la Russia e la povera Ucraina vittima degli attacchi – ha proseguito – ma tra due potenze mondiali, ovvero la Russia e l’America. Ma purtroppo non è possibile esprimere una riflessione diversa da quella che molti media ci impongono senza passare per filo-putiniani”.
“Per questo chiedo agli operatori dell’informazione, come ha fatto il Papa, di cercare sempre di raggiungere la verità, anche se con fatica. Di introdurre nel proprio lavoro la gentilezza, antidoto della crudeltà, in quanto non abbiamo bisogno per aiutare le persone a riflettere pacificamente”.
“E una delle finalità della comunicazione è quella di aiutare la gente a pensare, ma ora ci troviamo in un’era di crisi di pensiero, affidato a poche parole su twitter o agli ‘inciuci’ su Facebook, dove spesso si cade in pettegolezzi volgari e offensivi. Ecco – ha concluso Di Donna – vi invito a non presentare pacchetti preconfezionati, ma incitare la gente a riflettere e trovare risposte”