Notte movimentata per i carabinieri a Napoli , e anche per il personale in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini, al centro della città. Quattro feriti da soccorrere e per i quali inizio indagini, personale sanitario aggredito e 4 arresti per una pistola rubata alla polizia locale di un comune dell’hinterlan e’ il bilancio del passaggio tra sabato e domenica.
Un primo intervento dei militari dell’Arma al punto di emergenza ieri in tarda serata, per un uomo di 39 anni, di origini senegalesi e regolare in Italia, ferito in via Mergellina da alcuni sconosciuti che lo hanno colpito al volto anche con alcune chiavi, e che ha avuto 30 giorni di prognosi per un trauma cranico.

Poi un’aggressione al personale medico, con due vittime prese a pugni; l’aggressore ha 27 anni, risiede nei Quartieri Spagnoli, ed e’ figlio di un uomo di 64 anni deceduto al Pellegrini poco prima per arresto cardiocircolatorio e che era portato al pronto soccorso in ambulanza; per uno dei due medici 21 giorni di prognosi per trauma contusivo maxillo facciale con ematoma al collo, per l’altro 4 giorni di prognosi, e denuncia del ventisettenne.
Ancora al Pellegrini, ancora ieri sera, due donne dei Quartieri Spagnoli sono arrivate al pronto soccorso. Entrame, uno di 33 anni e l’altro di 35 anni, si ferirebbero reciprocamente, forse con delle forbici per motivi ancora da chiarire; durante la lite si e’ ferita alla mano anche la nipote della 35enne, una bambina di 8 anni. Per la piccola 8 giorni di prognosi, per la trentatrenne 20 giorni, per la trentacinquenne 15 giorni.
In piazza Montecalvario, alle 3 del mattino, un uomo di 42 anni ferito con un colpo d’arma da fuoco. La vittima, marito della proprietaria di un bar della piazza, avrebbe litigato con uno sconosciuto, che ha estratto una pistola, sparando. Il quarantaduenne e’ ricoverato al Pellegrini e non e’ in pericolo di vita. Unico episodio che non ha coinvolto l’ospedale, l’arresto di 4 persone per una pistola rubata.

Intorno alle 2, i carabinieri hanno arrestato per porto illegale di arma comune da sparo e ricettazione Emmanuel Aprea (cl. 2005), figlio del boss Gennaro, Antonio De Cristofaro (cl.1999), Giuseppe Tulipano (1992) e un ventenne incensurato.
I quattro in auto percorrevano il lungomare di Mergellina quando sono stati controllati e perquisiti; nella vetttura una pistola Beretta calibro 7,65 con 6 proiettili nel serbatoio e 1.600 euro in banconote di piccolo Taglio. L’arma e’ risultata provento di un furto commesso lo scorso ottobre ai danni della Polizia municipale di Frattaminore e sara’ sottoposta ad accertamenti dattiloscopici.
Metti un like alla nostra Fanpage
© Riproduzione riservata
www.ladomenicasettimanale.it