Purtroppo è venuto a mancare Federico Salvatore, 63 anni, un artista di grande talento, un mucisista del popolo. Estro, invenzione e sguardo dritto sulle contraddizioni della realtà. È stato uno dei personaggi cult del Maurizio Costanzo show, che lo lanciò sulla ribalta nazionale negli anni ’90, ma a Napoli e in Campania era rimasto popolarissimo e circondato dall’affetto di tanti fans, le sue canzoni ironiche premurose dei classici del cabaret.
L’autore di Azz, successo da 700mila copie, un vero fenomeno del genere come testimoniano i due dischi di platino conquistati dai suoi album nel 1995. Nato nel centro storico il 17 settembre 1959, chitarrista autodidatta sin da bambino, uomo colto e innamorato della città, il suo mito era Totò. L’istrionico artista napoletano partecipò anche al Festivalbar e ad un festival di Sanremo nel 1996 con il brano Sulla porta, raccontando il rapporto tra un giovane omosessuale e la madre e piazzandosi al 13/o posto.
Negli anni più recenti, dalla satira si era avvicinato a temi di denuncia. Avrebbe voluto celebrare i 25 anni di Azz, ma era stato colpito da una emorragia celebrale nell’ottobre del 2021 e poi aveva intrapreso un percorso riabilitativo.La notizia della sua scomparsa è stata data dalla moglie Flavia d’Alessio.
“Sono stati i mesi più difficili e dolorosi della nostra storia d’amore. Mesi in cui ho pregato e sperato che lui tornasse a casa da me e dai ragazzi e che tornasse tra le persone che lo amano e che in questi mesi hanno pregato e sperato con me. La cosa più complicata è gestire il dolore. Federico è andato via in un’ora. In un primo momento avevo pensavo a una cerimonia privata, ma non sarebbe stato giusto. Federico non avrebbe voluto”.
“Le persone che hanno seguito Federico nella sua carriera artistica non sono semplicemente fans. Sono suoi amici. Mi sembra giusto osare a tutti loro la possibilità di un ultimo saluto a Federico. Cosa che non sono riuscita a fare io”.
I funerali saranno celebrati domani alle 12.30, nella Basilica di San Ciro a Portici. “Grazie a chi ci ha tenuto la mano e si è preso cura di Federico in questi mesi, medici, infermieri” scrive la moglie Flavia.