Vittorio Pisani torna da capo della polizia alla Questura di Napoli, l’applauso dei ‘suoi’ agenti

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Al suo arrivo davanti alla Questura di Napoli è apparso commosso il neo capo della Polizia Vittorio Pisani, nella città dove ha prestato servizio a lungo per l’intitolazione di una sala al primo dirigente Mario Bignone, scomparso a soli 44 anni, a Palermo.

Appena sceso dall’auto blu è scattato un applauso e tutti i poliziotti presenti hanno cominciato a gridare il suo nome. Lui, visibilmente emozionato, ha lanciato dei baci agli agenti presenti. La tappa di Napoli è la seconda del neo capo della Polizia, dopo quella di Palermo, torna alla ‘sua’ questura per scoprire la targa commemorativa alla memoria di Bignone e inaugurare la nuova sala.

“Mario Bignone era un ragazzo splendido, dedito al servizio”, ha detto Pisani, ricordando il suo impegno nella cattura di latitanti di primo piano come Pietro Licciardi, intercettato a Praga.

“Mi spiace non poter usufruire della sua collaborazione oggi, sarebbe stata una grande gioia avvalermi della sua collaborazione. Anche se non è presente, è di fatto con il suo esempio che tutti noi che abbiamo lavorato con lui non possiamo dimenticare i valori che ci ha trasmesso. È come se fosse ancora presente”.

A Pisani, che ha diretto la Squadra mobile di Napoli dal 2004 al 2011, il ringraziamento del questore Alessandro Giuliano per il suo arrivo in città: “Non occorre che io ti dica quanto la tua presenza qui in questa veste, a soli quattro giorni dal tuo insediamento, inorgoglisca la questura di Napoli”.

“È stato un omaggio doveroso a un giovane grande investigatore che abbiamo perduto prematuramente. Nei suoi anni di servizio però – ha sottolineato Giuliano – ha inferto colpi importantissimi sia alla camorra napoletana che a Cosa nostra palermitana. E, poiché era un figlio della città di Napoli e proveniva nella prima parte della sua carriera professionale dalla Squadra mobile di Napoli , abbiamo ritenuto fosse importante che sia i colleghi che l’hanno conosciuto che le generazioni successive di colleghi, che non hanno avuto questa fortuna, potuto avere un luogo in cui vedere il suo nome e il suo volto”.

Alla cerimonia è intervenuta anche Giovanna Geraci, moglie di Bignone

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