Si tratta di un vero e proprio attacco. Capannoni, depositi e strutture in fiamme. Nessuno ci crede che si tratti di fatti accidentali o casualità.
Si comincia nella notte tra il 26 e il 27 agosto, improvvisamente si sprigiona un violento incendio che distrugge praticamente un capannone industriale in via delle Repubbliche Marinare, nella periferia est di Napoli.

Colonne di fumo nero si innalzano per centinaia di metri trasformando l’intera zona in una camera a gas. L’odore acre costringe i residenti dei quartieri di San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli a chiudersi dentro casa nonostante le temperature proibitive di questa estate torrida. Vigili del fuoco impegnati per ore e ore per domare le fiamme.
Le analisi dell’Arpac, l’agenzia regionale che si occupa del controllo della qualità dell’aria decreta una elevata concentrazioni di diossine e di altri inquinanti.

Trascorrono appena un paio di giorni e questa volta l’incendio, sempre di notte, scoppia nella sala eventi Diamond in via Ludovico Ariosto a Casoria. Dai primi rilievi pare che le fiamme sarebbe di origine dolosa.
La preoccupazione è forte, cosa sta accadendo? Siamo di fronte a una controffensiva della criminalità ?
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