Santo Romano, 19 anni, ucciso a pochi passi dalla sede del Comune di San Sebastiano al Vesuvio in piazza Raffaele Capasso da LDM, 17 anni che armato di spistola ha fatto fuoco per ben tre volte. Un proiettile ha raggiunto al petto il 19enne, un altro ha ferito a un braccio un altro giovane Salvatore S..
Inutile la corsa al pronto soccorso dell’ospedale del Mare. Santo Romano è morto troppo grave la ferita che gli ha squarciato il petto. All’origine una banale lite per un pestone accidentale di un ragazzo sulla scarpa dell’assassino minorenne. Ne è nata una discussione, i toni sono aumentati di intensità. A quel punto interviene Santo Romano per mettere pace, per ricomporre la lite e mettere in sicurezza un suo amico. Il 17enne sembra mollare alla fine si è trattato di un gesto casuale, sicuramente non voluto.
È sera c’è confusione, tanti giovani nel piazzale, la movida che precede il ungo ponte delle festività. Pochi secondi, il minorenne anche se sprovvisto di patente di guida, apre la porta della sua auto, una Smart di colore nero cn targa tedesca e preleva una pistola con il colpo in canna. Fa fuoco per tre volte. Spara in rapida successione. Poi si allontana e passerà la serata prima a via Chiaia e poi sul lungomare di Mergellina.
Le indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre del Greco erano sulle sue tracce e lo hanno aspettato in corso Sirena a Barra. Dalle descrizioni dei testimoni sono risaliti a lui, un volto conosciuto e nonostante la giovane età ha una pagine di precedenti penali. Condannato per droga e oltraggio a pubblico ufficiale. Ha scontato una condanna definitiva a un anno e mezzo. Da poco era tornato libero.
I carabinieri lo ha rintracciato a casa di un amico. Le indagini non si fermano occorre capire chi lo ha aiutato a fuggire, chi ne ha coperto la fuga, chi lo ha aiutato a disfarsi della pistola, chi invece lo ha ospitato durante la notte e chi, sui social, ha inneggiato alle pistole subito dopo i fatti.
Sottoposto ad interrogatorio dinanzi al pm della Procura per i Minorenni avrebbe ammesso di essere stato lui ad uccidere il 19enne, di aver comprato la pistola in un campo rom. Il 17enne, però, ha coperto chi era in sua compagnia in quella occasione, un dettaglio non da poco, perché potrebbe essere il complice dell’omicidio.
Sembra, infatti che LDM non era solo anzi era in compagnia di almeno 8 coetanei. Gli investigatori cercando conferme dai filmati delle telecamere di videosorveglianza già acquisite subito dopo il delitto e analizzate ora frame dopo frame anche per arrivare ad identificare con certezza tutte le eventuali complicità.
Dolore, rabbia e commozione a San Sebastiano a Vesuvio migliaia di giovani, residenti, parroci, colleghi della squadra di calcio dove da sempre giocava Santo Romano, una promessa del calcio hanno manifestato e gridato la propria rabbia.