Ho desistito poi ho preso fiato e mi sono detto: “Non è possibile. Occorre scrivere”.
Prima si inondano le redazioni e le agenzie stampa con una nota fiume in cui mettendo in avanti la carica istituzionale – vice presidente Consiglio regionale della Campania – si narra che grazie all’impegno dell’esponente del M5S Valeria Ciarambino, la Campania è messa in sicurezza con l’inserimento in Zona Rossa.
Non contenti della narrazione abbastanza deformata e pompata, si ordina alla ‘cucina grafica’ di preparare un cartello empatico – per catturare click – da sparare sui social.
C’è la foto della Ciarambino incorniciata in cui l’espressione del volto è visibilmente preoccupato, quasi di sofferenza.
L’immagine evoca l’attesa. La mano sinistra sorregge la tempia, la mano destra mantiene un telefono dove, l’esponente politico, ascolta pensierosa l’interlocutore. Tanto pathos, insomma.
Sotto a quell’immagine complessa la scritta: “Campania Zona Rossa- Il Governo ha ascoltato la nostra richiesta”. Seguito dal nome e il cognome – giusto per personalizzare – e poi il simboletto del fu Movimento 5 Stelle.
Un cartello unicamente per farsi pubblicità degno dei film luce del ventennio oppure del berlusconismo della prima ora. Questo è il livello.
A qualcuno risuonano le parole rabbiose del Governatore Vincenzo De Luca: “Sciacalli”.
Forse l’impietoso De Luca almeno su questo, sembra davvero aver ragione.