Le ultime 48 ore, è il rush finale per la Giunta che non è affatto facile comporre di “alto livello” come ha auspicato Gaetano Manfredi nell’avvicinamento alla poltrona di sindaco di Napoli.
Una poltrona che occupa da 24 ma l’avventura è iniziata lontano da Palazzo San Giacomo, con una riunione convocata dal presidente della Regione Vincenzo De Luca, insieme con i vertici di Ferrovie dello Stato, sul progetto di ridisegnare la porta orientale di Napoli, collegando l’arrivo in città con la sede della Regione e creando un grande hub di trasporto che parta dall’area della stazione.
Uno dei dieci progetti della Regione su cui da subito si cerca l’adesione della nuova guida della città di Napoli. Ma intanto Manfredi è alle prese con i primi problemi a partire dall’insediamento delle due braccia esecutive da lui scelte e che devono però attendere l’approvazione del bilancio consolidato da parte del consiglio comunale: il direttore generale del Comune, Pasquale Granata e il capo di gabinetto, Maria Grazia Falciatore.
Entrambi “strappati” alla Regione Campania, operativi e pronti a rendere esecutive nelle carte le decisioni di Manfredi: il nuovo sindaco oggi pomeriggio li ha incontrati in una prima riunione per tracciare una strada operativa.
Intanto, si avvicina il giorno della giunta ormai fissato per giovedì: De Iesu e Cosenza hanno già la poltrona, per il resto tutto è affidato alla capacità di Manfredi di convincere persone di qualità a mollare anche lauti stipendi per fare l’assessore per cinque anni e ai partiti di presentare liste decenti. Ci stanno lavorando in prima fila il Pd e il Movimento Cinque Stelle.
Questi ultimi stanno lavorando sugli equilibri di un partito spaccato e che persino su Sergio Costa assessore alla transizione ecologica non trova l’accordo.
Nel Pd, invece, i nomi per ora restano quelli di Leonardo Impegno e Teresa Armato, mentre da quell’area, ma più dalla parte deluchiana, arriva l’idea di Umberto De Gregorio, capo dell’EAV, ai trasporti.
Resta fermo invece Marco Sarracino, il segretario del Pd di Napoli, che subisce un forte pressing per fare l’assessore ma al momento vuole rimanere alla guida dei dem.