Fumata bianca dal conclave del Partito democratico. Dopo sei rinvii, Paolo Ciani è il nuovo vice-capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati. Prende il posto di Piero De Luca, figlio del Governatore della Campania. La decisione sofferta era inevitabile e inderogabile.
Confermare il figlio di Vincenzo De Luca significava fornire un segnale negativo e dare l’impressione che tra il dire e il fare c’ era il mare. Il partito di Elly Schlein, insomma, ha scelto e apre contemporaneamente il contenzioso contro il presidente della Regione Campania.
Un affronto, una mancanza di rispetto per chi da anni ha costruito un fortino del centro sinistra al Sud Italia. De Luca padre venderà cara la pelle anzi rilancerà per il terzo mandato nonostante sia vietato dallo statuto del Pd. Da tempo De Luca è attrezzato per ingaggiare una guerra contro i vertici del suo o quasi ex partito.
Sul fronte nomina c’è un particolare non da poco, Ciani non è iscritto al Pd e non si iscriverà. Lui resta con il suo movimento, Demos, che spiega “è un partito a tutti gli effetti, iscritto al registro dei partiti e che chiede il 2xMille”.