Il presidente De Luca affossa il Pd: “Prendo il triplo dei voti della segretaria Schlein”

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Nella giornata conclusiva della tre giorni della festa dell’Unità di Napoli alle terme di Agnano c’era una certa attesa per ascolare il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Attesa che non è andata tradita. Durissimi gli affondi di De Luca contro il suo partito e dei dirigenti.

“C’è gente che arriva a Roma, prende in mano la macchina e comincia a esercitare una funzione di ricatto in modo particolare in relazione alle candidature successive”, attacca con piglio arrabbiato il governatore della Campania che non le manda a dire. Il bersaglio sono i “nuovi dirigenti” e quindi la cordata che fa capo alla segretaria Elly Schlein, che nega a De Luca il terzo mandato da presidente.

“Se avessimo tanti voti quanti maleducati sono passati per questa festa – dice – saremmo il primo partito d’Europa. La maleducazione è diventato il tratto distintivo dei nuovi dirigenti e invece l’educazione non è un optional ma una precondizione. Quando sono arrivato stasera mi sono confuso, pensavo di essere venuto alla festa di Forza Italia. Non ho tempo da perdere con gli imbecilli di questo partito”.

E sottolinea : “Dobbiamo costruire le condizioni per essere un’alternativa ed essere il Partito Democratico e non Lotta Continua che è un’altra cosa. Se dovevamo essere una forza di sinistra non c’era bisogno di fare il Partito Democratico”.

È incontenibile il presidente della Regione Campania percepisce che i nuovi vertici del suo partito lo vogliono mettere all’angolo ma interessati ai suoi voti e al suo collaudato apparato di potere.

“Chi vi sta parlando ha preso il triplo dei voti di quello che ha preso la Schlein. Non che mi aspetti che mi si dica grazie, ma perlomeno non mi rompete le scatole, fate perlomeno le persone educate. L’educazione non è un optional vorrei ricordarlo a qualche giovanotto del Pd, ma una precondizione. Se fossimo partito serio avremmo parlato di quanto fatto alla Regione Campania per sputare sangue e rivendicare con orgoglio le cose fatte. Ma invece siamo dei maleducati, geneticamente scostumati, almeno alcuni di noi”.

E ancora : “Nel Pd c’è un tasso altissimo di presunzione. Continuiamo a pensare di essere moralmente superiori agli altri e invece in molti casi siamo presuntuosi e inconcludenti e alla fine inferiori agli altri. Ci sono dirigenti di partito che passano il loro tempo a organizzare le loro correnti. Questo non è un partito politico, un partito vive di militanza, qui si valorizza solo chi ha il capocorrente che lo protegge e lo fa eleggere alle elezioni successive. Io sono l’esatto contrario, mi faccio tanti nemici però è un godimento dire quello che penso liberamente”.

Questi problemi, continua De Luca, sono un “problema” per l’Italia: “In queste condizioni noi non possiamo, non siamo in grado come Pd, non tanto di organizzare il governo dell’Italia, ma neanche le gite scolastiche“. “Allora qui bisogna riprendere dalle radici il ragionamento sul programma e sull’organizzazione del partito perché questo non è un partito…”, conclude De Luca.

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