Piazza San Pietro deserta. Il Cristo bagnato dalla pioggia. Il silenzio irreale squarciato solo dal suono delle campane e delle sirene. Il passo di Papa Francesco è incerto, lo sguardo affaticato, la voce sofferente.
Le sue parole acquistano un altro significato. In Italia e nel mondo le vittime del coronavirus hanno superato le migliaia, una tragedia immane.
“Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato” – esordisce Papa Bergoglio.
Parole tese, cariche di tensione, un ammonimento più che all’uomo al suo tempo. I candelabri illuminano il sagrato silente.
È un venerdì di preghiera e di speranza per stare accanto a chi in queste terribili ore sta perdendo tutto anche la fede in Dio.
Papa Francesco sembra volersi portare addosso la croce e il dolore di tutti.
“Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi” – un discorso forte, importante, rilanciato in diretta in mondo visione -.
E poi il Santo Padre aggiunge “da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo, chiedo che scenda su tutti, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio”.