Un miagolino disperato, un cucciolo di gattino in bilico sulla grondaia di un capannone. Pochi istanti e quel corpicino indifeso perde il contatto con mamma gatta e gli altri tre fratellini e precipita nel lungo tubo che raccoglie le acque piovane e le conduce allo scarico.
È Carmela Manco, suora laica, fondatrice e presidente dell’Associazione ‘Figli in Famiglia O.n.l.u.s.’ di San Giovanni a Teduccio (Napoli) ad accorgersi di quanto stava accadendo. Allora prontamente contatta i vigili del fuoco spiegando la vicenda.

Pochi minuti e in via Ferrante Imparato 111 – sede dell’associazione – giunge una squadra dei pompieri. Non c’è tempo da perdere, il gattino è fermo all’interno del canale all’altezza di una curva a gomito, insomma, c’è il serio rischio che finisca nella fogna.
I vigili del fuoco si arrampicano sul tetto del capannone dell’ex fabbrica industriale dismessa. Seguono il percorso del canale tolgono dei pannelli e arrivano nel punto dove è incastrato il gattino.

Occorre rimuovere i tubi e farlo in modo accorto e delicato per evitare che il corpicino possa essere inghiottito e scivolare giù. Sono 4 i pompieri che piano piano lavorano al salvataggio. La piccola bestiolina piange e si lamenta forse comprende che si sta tentando il tutto per tutto per salvarla.

Nel frattempo Carmela, le collaboratrici e i volontari dell’associazione sono sulle spine. C’è chi segue con apprensione, chi in silenzio prega.
Istanti e poi la gioia. Il gattino è salvo. Una risata di gioia scioglie la tensione accumulata. Poi la foto di rito : i quattro vigili del fuoco con in braccio il piccolo gattino, subito diventato mascotte dell’associazione.
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