“Sono arrabbiato è vero, ma adesso sento più dispiacere. Io avevo capito che erano ragazzi, e adesso ne ho la certezza. Mi dispiace per loro”.
Gianni L., 52 anni, 2 figlie, il rider un tempo macellaio in un supermercato e poi licenziato il 2015 per esubero di personale picchiato con violenza per una rapina di scooter nella notte tra il primo e il 2 gennaio a Calata Capodichino a Napoli, il cui video è stato immortalato da uno smartphone e fatto girare sul web diventando i pochi minuti virale.
“Stavo facendo una consegna di una pizza. Li avevo gia’ visti con la coda dell’occhio mentre si avvicinavano, poi mi hanno bloccato. Io ho provato a resistere. Ho urlato, ma nessuno si e’ fermato dal fare quello che faceva”, racconta.
“Quanta crudeltà. Sono ragazzini ma non dovrebbero agire cosi'”, aggiunge. Poi la commozione per la gara di solidarieta’ partita ieri sui social che ha portato a raccogliere finora 11.600 euro a cui si è aggiunta la donazione di 2.500 euro di Mohamed Fares, difensore laziale.
L’algerino ha voluto così contribuire e aiutare Gianni. Gesto gradito dalla tifoserie azzurra che ha ringraziato il campione bianco celeste: “Avrai sempre il rispetto di noi napoletani”.
Intanto, la polizia ha fermato alcuni minorenni e recuperato il mezzo rubato.