”La coltellata che ha ucciso Maurizio è un colpo mortale all’intera comunità civile ed ecclesiale di Torre Annunziata”.
Sono le parole usate dal vescovo di Nola, Francesco Marino, nel commentare l’omicidio di Maurizio Cerrato, l’uomo di 61 anni ammazzato in un agguato dopo che aveva difeso la figlia ventenne.
“Condividendo con la chiesa sorella di Napoli – prosegue Marino – lo zelo e l’amore per questa magnifica terra, sento di esprimere alla moglie e alle figlie di Maurizio Cerrato, vittima di tanta brutale violenza, la vicinanza spirituale e assicurare la preghiera mia e della chiesa di Nola tutta. Preghiamo il Signore per lui, come per un fratello del quale speriamo la pienezza della vita”.
“Si fa difficoltà – prosegue il vescovo di Nola – a definire ‘umano’ l’efferato agire di quelli che hanno voluto ‘punire’ un padre e una figlia per non aver rispettato regole da loro imposte, decretando la condanna a morte di tale padre”.
“In tempi già segnati da tanto dolore è ancora più inaccettabile che qualcuno si ritenga padrone della vita di altri, oltre che padrone di pezzi di territorio comune: assurdo che un’intera città, ricca di rette coscienze, debba essere infangata dalla delinquenza di pochi”.
“Invoco il Signore perché doni a tutti un vero sussulto di autoconsapevolezza e la volontà fattiva di costruire insieme, nella vita quotidiana, tessuti di giustizia e legalità”.