Cresce la tensione nei gruppi ambientali e si dicono pronti ad inizitive clamorose. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il provvedimento adottato il 14 luglio dal Consiglio regionale della Campania che in pratica ha dato l’ok allo stanziamento di 27 milioni di euro per “manutenzione straordinaria” del termovalorizzatore di Acerra.
Ma c’è più di un sospetto che l’ingente stanziamento sarà adoperato per la costruzione della quarta linea di produzione. Il termovalorizzatore di Acerra già in fase progettuale prevedeva un optional costruttivo, insomma la struttura poteva essere ampliata per garantire il funzionamento dell’impianto sempre a pieno carico h24.
La delibera è stata votata da tutti i consiglieri regionali presenti. Gli unici che si sono opposti sono stati Gennaro Saiello e Michele Cammarano, Movimento 5 Stelle. Mentre l’ex grillinaValeria Ciarambino, vicepresidente della Regione Campania, si è astenuta.
Ad alzare la voce è stato direttamente il vescovo di Acerra, Monsignor Antonio Di Donna che è anche presidente della Conferenza Episcopale Campana che senza giri di parole ha detto: “Si stabilisca nella programmazione dei prossimi anni, e con un provvedimento scritto, ufficiale, che la quarta linea dell’inceneritore non si farà, senza nascondersi dietro il pretesto della manutenzione. Non basta la quantità enorme di rifiuti già bruciati, di cui i cittadini non conoscono la reale entità e la qualità?”.
E poi rivolto agli amministratori ha tuonato: “A chi più di ogni altro può agire laddove si decide il destino della città ricordiamo che i voti, per quanto numerosi, sono un attestato di fiducia da onorare con l’impegno serio in difesa della vita e della salute di tutti e niente altro”.