Avvisi via sms, stop al reddito di cittadinanza. Nel frattempo la finanza scopre altri furbetti: 23 indagati e 270 mila euro sequestrati.
Nella compilazione della scheda per accedere al sussidio del reddito di cittadinanza avevano omesso di specificare di essere detenuti oppure di avere un familiare condannato. L’avere dei precedenti, infatti, esclude il potenziale beneficiario dalla percezione dell’assegno mensile erogato dall’Inps.
La Guardia di Finanza di Napoli è riuscita a stanare alcuni furbetti e sequestrare oltre 207mila euro. Sono ben 23 gli indagati – tra loro molti detenuti e loro familiari.
In particolare i finanzieri di Casalnuovo di Napoli attraverso le informazioni acquisite dalla casa circondariale napoletana di Secondigliano e quelle presenti nelle banche dati dell’Inps hanno accertato come molte dichiarazioni contenevano informazioni false.
I militari hanno notificato agli indagati un decreto di sequestro emesso dal gip al termine di indagini coordinate dalla Procura di Nola.
Intanto, centinaia di persone si sono viste notificare sul proprio smartphone l’sms dello stop all’erogazione del Rdc. La nuova normativa approvata dal governo di Giorgia Meloni ha nei fatti cancellato l’erogazione del sussidio. Ci sono nuovi criteri e somme molto modeste erogate annulamente.
Non sono mancate proteste e sit in davanti alla sede dell’Inps di Napoli e della provincia. Tra l’altro la nuova legge prevede infatti che i nuclei al quale verrà sospeso il reddito, dovranno essere presi in carico dai servizi sociali del Comune.