Intimidazione alla Fondazione ‘Famiglia di Maria’, la reazione a non abbassare la testa. Mercoledì l’abbraccio di Napoli

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“Senza protezione, chiudo tutto e vado via. Non posso continuare a portare avanti la mia opera educativa se le istituzioni non ci sono. Mi hanno lasciata sola. Insieme alle mamme di San Giovanni e di tutta la Municipalità”.

L’ha detto chiaro e tondo e fuori dalla retorica e ipocrisia che in circostanze simili abbondano, Anna Riccardi a capo della Fondazione Famiglia di Maria nel cuore del rione Villa a San Giovanni a Teduccio che si è vista esplodere un colpo di pistola nella porta d’ingresso della sua Fondazione. Un’ intimidazione, un messaggio diretto, un avvertimento.

Il lavoro che la Riccardi e i volontari della Fondazione da anni svolgono ha consentito di togliere migliaia di ragazzi dalle grinfie della camorra, rompere la logica della subcultura criminale, costruire dal basso una filiera di una cittadinanza consapevole.

Si è arrivati al punto che sono gli stessi genitori e congiunti dei camorristi che affidano i loro figli agli educatori della Fondazione come alle tante associazioni che operano pancia a terra nella periferia Est di Napoli.

È l’impalcatura dei disvalori dei clan che sta venendo meno ed è una vera piccola, grande e silenziosa rivoluzione che sta avvenendo a San Giovanni, Barra e Ponticelli, quartieri con una importante storia operaistica e di battaglie sociali.

La notizia del gesto criminale contro la Fondazione ha suscitato clamore e tante attestazioni di solidarietà e concreta vicinanza. Sandro Ruotolo, giornalista sottoscorta per le pesanti minacce subite, è stato il primo a mobilitarsi e rendere pubblica la denuncia.

E proprio Ruotolo, a capo del Comitato anticamorra e anticorruzione del Comune di Napoli insieme a  Libera Campania, Legambiente Campania e la rete di associazioni, comitati e gruppi sociali ha organizzato per il pomeriggio del 18 settembre una mobilitazione.

Anna Riccardi

E la stessa presidente Riccardi a dare l’appuntamento : “Noi non ci fermiamo, alle pallottole rispondiamo con la bellezza!!! La Fondazione Famiglia di Maria, insieme all’amico di sempre Sandro Ruotolo , invitano gli artisti, gli sportivi, le più belle esperienze di società civile, le persone per bene di questa città, a dedicare un po’ del proprio tempo ai nostri ragazzi. Noi non abbiamo paura!!!”.

Una reazione dura e immediata per non abbassare la testa davanti alle intimidazioni della camorra e rispondere pan per focaccia. L’attenzione delle forze dell’ordine è massimo.

Lo stesso questore Alessandro Giuliano si sta occupando della vicenda e informalmente insieme a Ruotolo si è recato presso la sede della Fondazione. Un gesto concreto per mettere in sicurezza un’esperienza di rinascita e di speranza non solo per la periferia Est ma per l’intera città di Napoli.

Arnaldo Capezzuto

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