Notte di terrore a Venezia. Acqua alta olte un metro e ottanta, terrore e un anziano fulminato mentre tentava di liberare i locali dall’acqua.
E’ il dato più alto dal novembre 1966, quando raggiunse i 194 cm, e il secondo più alto di sempre. Invasa la Basilica di San Marco dove si è allagata la cripta e si temono danni gravi.
In piazza, l’innalzamento ha prodotto danni ai mattoni e alle colonne dell’edificio. Imbarcazioni della polizia municipale e protezione civile hanno messo in sicurezza alcuni residente.
Danni ingenti e battelli che hanno rotto gli ormeggi. Stop alla navigazione nei canali e nei porti.
Il sindaco Luigi Brugnaro per tutta la notte ha vegliato e fatto da collegamento con la struttura d’emergenza allestita nel Comune e raccordata con la protezione civile e le forze dell’ordine.
“Chiediamo al Governo di aiutarci, i costi saranno alti. Questi sono gli effetti dei cambiamenti climatici. Il Mose va terminato presto” – ha detto il primo cittadino -.
“Attendiamo gli esiti del sopralluogo degli ispettori del ministero – che avverrà non appena l’attuale fenomeno di acqua alta sarà terminato – ma siamo pronti a finanziare quanto richiesto lo scorso anno dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna per la tutela della Basilica di San Marco”. Così il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini.
Metti un like alla nostra Fanpage
© Riproduzione riservata
www.ladomenicasettimanale.it