Scoppia la guerra 5 G, barricate contro le nuove antenne. Scende in campo la Regione Campania con “le ragioni di prudenza”, stop alle installazioni

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Scoppia la grana 5G. Le grandi aziende e gestori hanno spostato e investito milioni di euro per dotarsi della nuova frontiera tecnologica. La vera operazione però è dotarsi di una impiantistica infrastrutturale di antenne e ripetitori.

Alla fine è di nuovo l’anno zero con tetti di edifici e tralicci presi d’assalto per l’intallazione di potenti apparecchiature.

Come per il debutto delle frequenze dei cellulari anche ora ed a giusta ragione cresce l’opposizione da parte dei cittadini, cmitati civici e associazioni di consumatori.

Le onde 5 G sono molto potenti e intense. Gli studi come spesso accade sono contraddittori ma almeno una certezza c’è : sono onde di tipo elettromagnetico a forte intensità e con uno spettro di frequenza altissimo. Le proteste non mancano e i tecnici per installare i ponti ed i ripetitori devono essere scortati dalla polizi in assetto ntisommoss.

È accaduto in via Giustiniano nel quartiere Soccavo a Napoli e in via Limata a Quarto nell’area Flegrea.

Cittadini inferociti e pronti ad alzare il tiro. Come è accaduto in questi giorni in via Mastellone a Ponticelli dove i residenti hanno alzato vere e prorpie brricte contro il tentativo di montare una antenna di 30 metri di altezza 5 G.

A scendere in campo è stato direttamente il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo e poi ha diramato la nota: “Per quanto di competenza della Regione – si legge in una nota – tenuto conto dei primi pareri negativi forniti dall’Arpac, per ragioni di prudenza e in via precauzionale, sarebbe opportuna una sospensione dell’intervento anche in considerazione dell’alta concentrazione di antenne dello stesso tipo nel raggio di poche centinaia di metri”.

Un passo importante che propone “le ragioni di prudenza” e proprio queste potrebbero essere il grimaldello per impedire l’istallazione delle antene in quei luoghi dove c’è ua massiccia presenza di abitati, scuole, negozi dove c’è una maggiore esposizione.

La rivolta sta scoppiando in tutt’Italia, la nuova rete 5 G è molto potente e ad altissima irradiazione. Gli studi sono contradditori e non sono escluse correlazioni tra patologie e emissione dei campi magnetici.

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