Lo squadrismo fascista di ‘Striscia la notizia’

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Un’azione fascista. Squadrismo via etere. Scherno e risatine. Additare una persona come diversa perché non è gradita la sua immagine. E’ il contenuto di un servizio andato in onda su Canale 5.

Evidenziare e bollare quella persona per come appare vestita, per la pettinatura fuori piega, per il colore dei capelli forse troppo naturale perchè bianco e non tinto e addirittura insinuare che quella persona non curi la propria igiene mettendola con un fotomontaggio in una vasca da bagno.

È bufera su ‘Striscia la Notizia‘ ma più che altro tanta tristezza. Nel mirino finisce la giornalista Rai Giovanna Botteri, corrispondente da Pechino, per l’aspetto e i capelli poco curati.

A commentare le immagini delle corrispondenze della Botteri, ovviamente sempre in onda durante l’emergenza coronavirus, è Michelle Hunziker, che assesta i colpi tra risatine, ironie, ghigni, e poi a fine servizio c’è Gerry Scotti che inzuppa il pane.

Cosa dire, tanto. Che ‘Striscia la notizia’ di Antonio Ricci fosse funzionale a una certa ideologia e sistema di potere non è una novità. Battistrada per oltre un ventennio del Berlusconismo spinto ora si posiziona e mesta nel torbido del fango.

Tra i più oppositori contro la giornalista è un farneticante Maurizio Gasparri ancora in Parlamento e fossile della prima Repubblica che da giorni con comunicati indica la Botteri filo cinese e anti americana. Poi c’è un altro campione della ‘rivoluzione’ come Ezio Greggio, storico conduttore del programma di Canale 5 e fustigatore dei cattivi costumi degli italiani poi pizzicato con i soldi all’estero in un paradiso fiscale.

Il fatto gravissimo è che l’ex consorte di Eros Ramazzotti, una miracolata, si è fatta tanta pubblicità, ha riempito rotocalchi con interviste e narrazioni a favore di marketing per il suo impegno proprio a favore delle donne discriminate e abusate con la sua onlus Doppia Difesa.

La bionda tinta Michelle Hunziker nel suo dileggio non si è resa conto di agire violenza nei confronti di una persona? Non ha capito che quelle parole discriminatorie e fasciste verso la Botteri sono una prova inequivocabile e senza appello del suo personale opportunismo? Perchè non si è rifiutata di specherare quell’indegno servizio? Certo il padrone se ordina occorre eseguire e dire ‘si’.

Non si capisce la Hunziker – giovanissima presta il suo culo per uno spot ora in età matura (si fa per scrivere) sfoggia il paraculsimo – ma ancora sono sconosciute le sue qualità professionali. Antonio Ricci affida al sito web della tarsmissione una sorta di risposta all’onda di proteste che ha sommerso il programma. “Striscia fa un servizio a favore di Giovanna Botteri, ma molti commentatori da bar che esprimono opinioni per sentito dire scrivono che ce la siamo presa con lei”- scrivono -.

“Diciamo subito che per non cadere nell’errore sarebbe bastato ascoltare il rientro in studio di Gerry Scotti: “Brava, brava Giovanna, vai avanti così nel tuo importante lavoro e non badare a chi sta a guardare il capello…”.

“Dopo il servizio andato in onda nella puntata di Striscia il 28 aprile scorso, dove si dava conto della fresca messa in piega dell’ottima Giovanna Botteri, siamo stati accusati di aver fatto volgare ironia sul suo aspetto fisico”.

Il servizio è online, basta rivederlo, ascoltarlo e giudicare.

La ‘giustifica’ di ‘Striscia la notizia’ è una pezza che sembra ancor peggio del buco.

La diretta interessata degli attacchi, in un post ha scritto : “Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista”.

“Ho 40 maglie tutte uguali, blu o nere, con lo scollo a V. Lavoro come una dannata tutto il giorno, corro, non ho tempo di pensare all’abito. Tranquilli perché le cambio ogni giorno e le lavo. I capelli? Si capisce che non sono freschi di messa in piega, ma mi pare di essere una donna normale”.

“Faccio giornalismo, non spettacolo. Sono quasi un’asociale, per niente mondana e queste ‘attenzioni’ mi imbarazzano. Quando mi dicono che passo su ‘Striscia’ non ci dormo la notte. Sono io che devo raccontare, non diventare l’oggetto del racconto”.

Brava Giovanna Botteri!.

Ar.Ca.

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