Duplice omicidio a Napoli. Uno degli uccisi è nipote di un collaboratore di giustizia

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Un agguato studiato nei minimi particolari e messo a segno con estrema precisione. Erano da poco trascorsee le 17.

I killer in moto non appena vedono l’auto giungere all’interno del Parco dei Colombi al rione Don Guanella a Miano, quartiere dell’area Nord di Napoli, entrano in azione.

A bordo dell’autovettura c’erano Pasquale Torre di 45 anni e Giuseppe Di Napoli, 35 anni. Entrambi non hanno avuto neppure il tempo di scappare, sono stati freddati da una gragnuola di proiettili di vario calibro esplosi da armi diverse.  

Uno dei due morti, Di Napoli ha cercato di salvare: è uscito dall’auto e ha tentato di fuggire ma i killer lo hanno raggiunto e ucciso. 

Torre, invece, è stato trovato dalle forze dell’ordine e dai sanitari del 118 senza vita, ancora seduto sul lato guida della vettura. 

Dagli accertamenti degli agenti del commissariato Scampia e della Squadra Mobile è emerso che Pasquale e Mariano sono figli di Antonio Torre, fratello di Anna Torre che è la moglie di Giuseppe Lo Russo, esponente di spicco dell’omonimo clan, soprannominato “i capitoni”, ormai decimato dall’azione delle forze dell’ordine e della magistratura.

Al momento però, gli inquirenti ritengono maggiormente plausibile che il duplice omicidio sia la risposta a un altro omicidio avvenuto all’inizio dello scorso novembre. A morire in un circolo fu un 38enne figlio di un ras locale. Una morte che viene indicata come l’elemento scatenante di una faida tra gruppi camorristici rivali.  . 

C’è da dire che da tempo si registrano forti tensioni al Rione Don Guanella per la gestione delle piazze di spaccio che per metà è divisa con il potente clan Licciardi di Secondigliano. 

La zona di Miano da tempo vive fibrillazioni dovute all’eredita’ lasciata dal dissolto clan Lo Russo, detto dei ‘capitoni’, i cui boss sono tutti pentiti o morti. Negli anni si sono susseguite quattro feroci faide.

 Da due anni pero’ e’ stato scarcerato un ras di spessore che ha creato molte fizioni perche’ ha eliminato via via molti gestori aiutonomi di piazze di droga. L’ultimo delitto risale al 21 novembre. 

A morire fu Giuseppe Tipaldi, ex clan Lo Russo, con un fratello che sconta 25 anni per duplice omicidio.

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